Definizione limiti e caratteristiche del concordato preventivo
Cos’è il concordato preventivo?
Il concordato preventivo è una procedura a cui può ricorrere il debitore (sia esso un imprenditore individuale, una società o un diverso ente) che si trovi in uno stato di crisi o insolvenza, per salvare l’azienda oppure per liquidare il proprio patrimonio ed evitare così il fallimento.
Chi può usufruire del concordato?
Solo il debitore (sia esso imprenditore individuale, società, associazione o diverso ente) può chiedere l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, se ricorrono tre condizioni:
1 deve esercitare un’attività commerciale;
2 deve trovarsi in uno stato di crisi o di insolvenza;
3 deve superare le soglie di fallibilità indicate dalla legge commerciale.
Qual è la sua disciplina?
Il concordato preventivo è disciplinato dalla legge fallimentare (artt 160 ss L. Fall.).
La disciplina riformata del Concordato Preventivo consente all’imprenditore di perseguire l’obiettivo della ristrutturazione dell’indebitamento e del soddisfacimento dei creditori con il ricorso, in pratica, a qualsiasi operazione che egli ritenga funzionale allo scopo.
Per fare questo è necessario elaborare un piano di concordato, ovvero una proposta finalizzata al risanamento dell’impresa oppure alla sua liquidazione e che è caratterizzato da duttilità, flessibilità e libertà di contenuto.
Inoltre condizioni essenziali del concordato preventivo sono che:
1 tale accordo sia approvato dalla maggioranza (per valore) dei creditori aventi diritto di voto;
2 che tale accordo sia omologato dal Tribunale, il quale, se la maggioranza è raggiunta, deve necessariamente provvedere in tal senso.
Quali sono i tipi di concordato preventivo solitamente praticati?
Le tipologie di concordato più frequentemente proposti ai creditori sono essenzialmente due:
Concordato con assuntore
E’ il concordato basato sull’intervento di un terzo che assume su di se il pagamento delle somme previste dal piano facendo proprio, di contro, l’attivo dell’impresa
Concordato con cessio bonorum
Questo tipo di concordato si ha quando l’intero attivo dell’impresa è destinato alla soddisfazione dei creditori previa la sua liquidazione ad opera di un professionista terzo nominato dal Tribunale in sede di omologazione.
Quali sono le differenze tra concordato preventivo e procedura fallimentare?
Il concordato preventivo è uno strumento per evitare il fallimento; preso atto della crisi aziendale (o peggio dell’insolvenza), l’imprenditore ricorre al concordato per porvi rimedio prima che la situazione degeneri ulteriormente; per questo il concordato è detto preventivo.
Quali sono i vantaggi del concordato preventivo?
Tra i vantaggi del concordato preventivo possiamo ricordare:
- evitare il fallimento;
- consentire la prosecuzione dell’impresa quando, risolti i problemi del passato, questa è comunque profittevole e merita di essere proseguita;
- saldare i debiti sulla base di un piano pluriennale così da rendere praticabile il rientro stando al riparo dall’attacco dei singoli creditori;
Articolo Correlato : la procedura di esdebitazione