I presupposti per la riduzione dell’assegno di mantenimento

L’art. 710 del codice di procedura civile prevede la possibilità di ricorrere al Tribunale al fine di ottenere una modifica delle condizioni pattuite in sede di separazione (o di divorzio).
DIRITTO DI FAMIGLIA, SEPARAZIONE E DIVORZI
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L’art. 710 del codice di procedura civile prevede la possibilità di ricorrere al Tribunale al fine di ottenere una modifica delle condizioni pattuite in sede di separazione (o di divorzio).

Tra le suddette condizioni, assume particolare rilevanza l’aspetto relativo all’assegno di mantenimento.

In tempi di crisi come quelli attuali, nei quali il tenore di vita delle persone è calato drasticamente e le difficoltà economiche sono all’ordine del giorno, assume particolare interesse la circostanza che il nostro ordinamento consenta di ottenere, tramite il Tribunale, una riduzione (ma anche l’aumento) dell’assegno di mantenimento, sia a favore dell’ ex coniuge che dei figli.

La legge parla di “giustificati motivi” in presenza dei quali il giudice può, su richiesta del coniuge obbligato, aumentare o diminuire il quantum dovuto. Tali motivi sono, a titolo di esempio:

–       Notevole incremento reddituale del coniuge beneficiario dell’assegno (colui che riceve l’assegno);

–       Riduzione delle complessive risorse economiche del coniuge obbligato a versare l’assegno;

–       Nascita di figli per il coniuge obbligato, e quindi la formazione di un nuovo nucleo familiare;

–       Assunzione lavorativa (anche in nero) del coniuge beneficiario dell’assegno;

–       Stato di disoccupazione dell’obbligato;

–       Nuova convivenza del beneficiario;

–       Svalutazione monetaria se prevista espressamente dai coniugi in sede di separazione consensuale.

Il procedimento di revisione e riduzione dell’assegno di mantenimento, che si svolge nel pieno contraddittorio delle parti, è piuttosto celere e si conclude con un decreto contro il quale è eventualmente possibile proporre reclamo entro dieci giorni.

Le parti non possono rivedere l’assegno di mantenimento unilateralmente e senza ricorrere al Tribunale per mezzo di un legale.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai seguenti ARTICOLI:

La separazione consensuale (VIDEO)  – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri

Le conseguenze del mancato pagamento dell’assegno di mantenimento

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13 risposte

  1. Buona sera avv. chiedo consiglio perché veramente e’diventata pesante questa situazione : sono divorziata da 7 anni il mio ex versa per un figlio maggiorenne 24 anni 260€ comprese di spese straordinarie e vive con me 365giorni all anno. Sono 2 anni consecutivi che L ex vuole togliere il mantenimento al figlio L anno scorso mi ha mandato a chiamare in tribunale dicendo che il figlio avesse comportamento inerte, ma noi abbiamo dimostrato che se gli fanno i contratti i a 3/6 mesi come stagista e apprendista non e’ colpa sua se non glielo rinnovano (magari glielo rinnovassero il contratto) adesso appena ha saputo che il figlio Lavorava in una ditta per 3 mesi come stagista mi ha mandato a richiamare tramite una negoziazione assistita ma nel frattempo nel terzo incontro non hanno rinnovato il contratto a mio figlio , quindi io ho presentato il foglio di disoccupazione di mio figlio e ho dato esito negativo alla negoziazione per mancato accordo. Adesso volevo sapere se mi manda di nuovo a chiamare dal giudice posso io chiedere L addebito di tutte queste spese inutili che sto sostenendo per niente? E presentare tutte le fatture ? Non è possibile ogni anno fare udienze !!! Cosa mi consiglia? Grazie per la gentile attenzione. Sandra

    1. Buonasera
      Purtroppo non c’è modo di impedirgli di fare azioni.
      Se però poi perde il ricorso lui dovrà pagare le spese giudiziali.
      Da dove mi scrive?
      Avv. Cirri

  2. Buona sera avv. un consiglio , verso regolarmente 270€ di mantenimento per figlio 24 enne adesso ha trovato lavoro per 6 mesi a tempo determinato e percepisce 1200€ di stipendio adesso a 60giorni di prova , posso richiedere L annullamento del mantenimento? Oppure mi conviene aspettare che passano i 6 mesi se lo stabilizzano . Grazie per l attenzione accetto consiglio , per non spendere soldi inutili senza ottenere niente.

    1. Buonasera,
      deve fare ricorso al giudice, non può interrompere senza un provvedimento, assolutamente.
      Da dove mi scrive?
      Avv Lorenzo Cirri

  3. Roma, ma eventualmente da quando facciamo ricorso se passa il tempo e non glielo rinnovano?secondo lei ci sono i requisiti? Posso richiedere almeno gli arretrati da quando ha iniziato a lavorare? Grazie

    1. Buongiorno
      Il diritto quando lo si perde lo si perde per sempre.
      Sei mesi sono un po’ al limite!
      Dipende dal giudice secondo me.

  4. Buongiorno avv.
    una domanda , non siamo sposati ma passo il mantenimento per un bambino di 2 anni di 300€ +150€ nido e quando abbiamo fatto L accordo percepivo 1150€ e abitavo con i miei .
    Adesso ho deciso di andare a convivere e c’è un affitto da pagare di circa 500€ e percepisco lo stipendio di 1350€ secondo lei posso chiedere una riduzione ? Oppure già do una quota bassa? La ringrazio del suggerimento

    1. Buongiorno,
      se divide l’affitto sono 250 di spesa in più, come stipendio ha 200 in più.
      Secondo me rischia di spendere inutilmente soldi in un ricorso….
      Da dove mi scrive?
      Avv Cirri

  5. Salve avvocato
    io do il mantenimento a mia figlia di €250 al mese, non do gli alimenti alla mia ex moglie in quanto economicamente autosufficiente.
    Quando avrò un figlio con la mia nuova compagna, posso richiedere la riduzione dell’assegno di mantenimento?
    Se si, qual è la procedura da seguire?
    Le scrivo dal piemonte

    1. Buonasera
      Si. Tra i motivi per chiedere la riduzione ce anche quello del figlio sopravvenuto.
      Va fatto ricorso al tribunale.
      Avv. Cirri

  6. Buonasera avv.io sono sposato con una cittadina rumena che ha una figlia non mia e vivo qui in Italia,sono casa in affitto e con noi vive anche la mamma di 60 anni ed io pago tutto devo divorziare ma lei non mi vuole firmare la consensuale cosa rischio anche se sono un lavoratore a contratto determinato di 5 mesi estero svizzero esattamente?

  7. Buonasera avv.io sono sposato con una cittadina rumena che ha una figlia non mia e vivo qui in Italia,sono casa in affitto e con noi vive anche la mamma di 60 anni ed io pago tutto devo divorziare ma lei non mi vuole firmare la consensuale cosa rischio anche se sono un lavoratore a contratto determinato di 5 mesi estero svizzero esattamente?

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